L’Atletico Chiaravalle compie l’impresa, batte la Jesina e continua a sognare la Serie A
L’Atletico Chiaravalle compie l’impresa, batte la Jesina e continua a sognare la Serie A
Un Palas così gremito a Chiaravalle non si era mai visto. La posta in palio era alta e la città ha risposto presente. Atletico Chiaravalle e Jesina, oltre al sempre sentito sentito derby, domenica sera si sono giocate anche il passaggio alla fase conclusiva dei playoff che potrebbe regalare la finalissima che porta alla Serie A, era dunque logico attendersi centinaia di persone assiepate sugli spalti.
Una partita gagliarda da parte delle ragazze di casa, invitate all’impresa da tifosi e Società, è stata la miglior risposta che il tecnico Molinelli potesse aspettarsi.
“Sono enormi soddisfazioni! -esordisce l’allenatore delle chiaravallesi- In effetti abbiamo disputato la partita che ci aspettavamo e che speravamo di fare, quindi c'è gioia per aver messo in campo ciò che avevamo preparato. Sicuramente questo è avvenuto perché ho un gruppo di una disponibilità enorme, condita da una grande stima reciproca, anche tra le stesse ragazze, che quindi le porta a fidarsi e cercare di interpretare al meglio ciò che chiedo loro di fare durante la settimana precedente a tali gare”.
Difficile dire chi tra le rosanero abbia fatto meglio, tutte sono state ampiamente sopra la sufficienza. Se proprio dovessimo fare dei nomi, allora propenderemmo per Caciorgna, autrice della prima marcatura, assoluta protagonista della seconda propiziando l’autorete di Lasca e costante spina nel fianco della Jesina, e Pizi. La numero 21 rosanero, oltre a chiudere ogni varco tra i pali, esibendosi in parate di alta scuola, ha anche messo in cassaforte il risultato con un tiro dalla sua area che ha beffato Paglioni spintasi in avanti nel tentativo di riaprire il match.
Un 3-0 più che meritato che inverte una tradizione negativa con le leoncelle. “Con la Jesina vincemmo in casa anche due stagioni fa, nell’anno della vittoria della Serie D, ma nel corso della nostra storia -racconta Molinelli- sono stati sicuramente più i risultati negativi. C’è da dire però che anche con loro ci siamo tolti anche delle belle soddisfazioni. Rimane tuttavia l’amaro in bocca per la sconfitta nella finale di Coppa di gennaio dove, complice anche una svista arbitrale, abbiamo dovuto cedere il passo alle avversarie. Ci sta però, loro sono un team davvero forte e il fatto che siano arrivate così avanti nelle finali nazionali ne è dimostrazione”
Dopo il netto 5-1 sul Camerano, prosegue dunque a vele spiegate il cammino dell’Atletico Chiaravalle. Il prossimo scoglio da superare si chiama Pian di Rose e, sulla carta, avversario più duro non poteva esserci. “Col Pian di Rose sarà la partita più difficile di tutte in quanto andiamo a giocare con la squadra più forte di tutta la serie C che non ha mai perso in campionato. Non è un caso che abbia chiuso la stagione regolare in testa al girone. Sarà una partita tosta e tirata come le due del campionato -prevede il tecnico chiaravallese-, soprattutto nel loro campo che conoscono bene e dove sfruttano al meglio le loro caratteristiche tecniche, tattiche e fisiche. Noi dovremo andare là molto concentrati ed attenti, soprattutto pieni di energie fisiche e nervose che dovremo recuperare in 5 giorni dopo una gara dispendiosa come quella di domenica scorsa in cui abbiamo subito anche alcuni infortuni più o meno lievi.”
Necessità, quella di recuperare le forze, che non crea pensieri alle pesaresi considerando che non giocano una partita ufficiale dall’ultima gara di campionato del 15 marzo. Pausa che potrebbe essere un’arma a doppio taglio però. “Credo che per loro sia comunque un vantaggio -spiega Molinelli- perchè non hanno rischiato infortuni e squalifiche, e oltretutto si trovano al pieno delle energie psico-fisiche. Il Pian di Rose è una squadra troppo esperta per pagare questa pausa mentalmente, ad un altro team forse poteva accadere, a loro no, al contrario, credo che gli avrà fatto benissimo; hanno delle giocatrici di valore allenate da un ottimo tecnico che le avrà sfruttate al meglio.”
di Giovanni Romagnoli