Atletico Chiaravalle: arriva la conferma di Monia Giordano!

MoniaGiordano Dopo la riconferma del Capitano Cristina Caciorgna in rosanero, è il turno del Vice Capitano...Monia Giordano. Con una breve intervista, abbiamo provato a capire insieme a lei, quali sono le sensazioni provate in questi anni. Ciao Monia, come ci si sente ad essere una Chiaravallese Doc, che dopo aver disputato tutte le stagioni con l'Atletico Chiaravalle, partendo dalla Serie D, il prossimo anno sarà il Vice Capitano della sua squadra in Serie A2? Mi è sempre piaciuto il mondo del calcio. Mi capitava spesso di giocare con i miei amici al parco, di guardare le partite in TV, ma mai mi sarei aspettata di arrivare fino a qui. Ho iniziato a giocare a Chiaravalle per fare un'esperienza nuova, per divertirmi, era una valvola di sfogo. Mi ricordo che i primi allenamenti lì facevamo al Free Sport e al Parco Primo Maggio, in quel campo che era praticamente cemento. Mi ricordo il primo torneo che ho fatto a Torrette, una vera e propria figata, perché dopo non aver potuto giocare il campionato, ero riuscita a fare qualche minuto. L'ambiente era completamente diverso da quello di oggi. Prima di tutto, eravamo tutte persone di Chiaravalle e che conoscevo comunque da sempre. Giocavamo davvero per stare insieme e divertici e senza avere troppi obiettivi. O meglio, obiettivi diversi da quelli che ci sono oggi. Sono praticamente passata dal giocare il torneo CSI al giocare in Serie C nel giro di 9 anni. Non mi sarei mai aspettata di poter vivere un'esperienza calcistica così intensa e piena di emozioni, ma dopo tutto l'impegno e il sacrificio che ho ed abbiamo messo, direi che ne é valsa la pena. Quali sono stati i momenti più significativi della stagione appena passata? Questa è più difficile. Dopo un anno come questo, è difficile trovare un singolo momento visto che è stata una stagione ricca da questo punto di vista. Il primo episodio che ricordo con emozione è la Coppa Marche, non tanto per la vittoria finale, ma per tutto il percorso che ci ha portato fin lì. Una squadra unita, che è tutt'ora per me una seconda famiglia, fatta di persone che avrebbero dato tutto per le proprie compagne, persone che avrebbero corso anche per te se non fossi stata al 100%, persone che avrebbero fatto una copertura in più nel caso di un tuo errore...insomma una squadra in tutto e per tutto. Il secondo episodio che ricordo molto bene e con piacere, è lo spareggio con lo Scandicci per l'accesso alle Final Eight di Coppa Italia. All'andata eravamo molto impaurite, era la prima vera trasferta che facevamo insieme e non avevamo molta consapevolezza del nostro potenziale. Al ritorno...sappiamo tutti com'è finita e il modo migliore per descrivere il risultato ottenuto è: Grinta, Umiltà e Cuore. Nella stagione 2015/2016, con una squadra completamente nuova, sei "entrata in punta di piedi" ma sei riuscita subito a guadagnarti l'affetto e il rispetto delle tua nuove compagne.  La stagione 2015/2016 è stata un'annata particolare soprattutto per me che, a cause di impegni con l'università, sono riuscita a disputare solo la seconda parte della stagione. Anche quell'anno eravamo un gruppo forte, ma purtroppo non siamo riuscite a raggiungere l'obiettivo promozione. Per me, che quell'anno non ero nemmeno sicura di iniziare, è stato incredibile ritrovarmi a giocare i PlayOff per la promozione in Serie A.